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Deficit e debito pubblico in Italia - Inflazione, obbligo di pareggio, Europa politica, crisi energetica. Le strategie per ridurre il debito pubblico possono prevedere anche un aumento del deficit ( quindi il debito nell'immediato in realtà aumenta ) al fine di rilanciare consumi e la circolazione della moneta nel sistema produttivo.In questo modo lo Stato preleva forzatamente (coi tributi), ridistribuisce ( con i servizi che eroga) e poi recupera di nuovo tassando. Dato che la spesa ha creato sviluppo la seconda volta che tassa dovrebbe recuperare più di quello che aveva speso prima. " spendi e tassa". Tuttavia in un sistema economico globale come quello attuale il "deficit spendig" va in buona parte ad aiutare le economie degli altri paesi della UE e di grandi paesi esportatori come ad esempio la Cina. Per molti anni l'Italia ha fronteggiato l'aumento del debito attraverso l'inflazione. L'inflazione anno dopo anno faceva diminuire il valore effettivo ( in costanza di nominale) delle rendite e quindi dei debiti. Il debito saliva ma il suo valore reale restava uguale o calava. Dopo l'ingresso nella Unione monetaria tale strategia non è più possibile per via della scelta delle politiche europee di combattere l'inflazione e garantire in Europa la stabilità dei prezzi. La modifica della Costituzione italiana con l'introduzione dell'obbligo di pareggio per il governo, bloccherebbe la possibilità di generare deficit e quindi alla lunga permetterebbe di non aumentare, se non di ridurre, il debito. Due riflessioni poste alla fine della terza parte dell'unità sul deficit e il debito pubblico italiani. La prima concerne l'urgenza di accelerare il processo di unificazione politica dell'Europa: solo un Europa ove il parlamento abbia piena potestà legislativa in base alle maggioranze elette e il suo presidente sia eletto dal popolo europeo direttamente o indirettamente può avere la capacità di affrontare le principali problematiche relative alle politiche economiche e sociali europee. La seconda pone l'attenzione sulla considerazione della crisi dei debiti sovrani come riflesso della crisi strisciante e globale relativa alle scelte da adottare per riprogettare i sistemi economici in vista dell'esaurirsi delle energie non rinnovabili e delle conseguenti strategie di un possibile riadattamento equilibrato dello sviluppo economico. |
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